Weekly Playlist N.22 (2021)

 

Noi vi vediamo, birbantelli, quando ogni giovedì scorrete di gran fretta l’articolo approntato con fatica allo scopo di accertarvi della presenza di qualche hit dai celebri classici novantiani, sospirata oasi in cui sollazzarvi senza simulare interesse per le novità che qui ci ostiniamo a segnalare. La volta scorsa avete dovuto sudarvi un bel Bathory in zona Cesarini, mentre quella prima ancora vi si è addirittura tenuti a stecchetto come i peggiori criminali quali in effetti siete a perdervi certe leccornie belle fresche di stampa.
Oggi tuttavia il fornitissimo almanacco ha deciso di venirvi in aiuto disseminando in settimana la bellezza di quattro venticinquennali da celebrare alla maniera di Pagan Storm Webzine, e cioè con un pezzone sparato a massimo volume in playlist e, se ci scappa, anche un bell’approfondimento o due che arricchiscano l’ormai già nutrito catalogo di Darkest Past. Le prime giornate del giugno 1996 hanno visto un vero e proprio terremoto scuotere un nord Europa a quel punto tutt’altro che impreparato a simili evenienze, eppure ugualmente devastata dalle tre scosse susseguitesi il terzo giorno l’una subito dopo l’altra: in principio iniziò a tremare la Finlandia, dove Autumn Roars Thunder” consolidò la reputazione limitata ma inattaccabile degli stessi Darkwoods My Betrothed dei quali siamo pronti a goderci l’insperato comeback, ammesso che intanto loro ci lascino finire quantomeno “On The Top Of The Falconhill”; ad essere punita ancor più severamente (tutto dire) fu però la Norvegia, baciata dalle meraviglie boreali raccolte dagli Arcturus debuttanti con Aspera Hiems Symfonia” ed all’istante bruciata col fuoco purificatore appiccato dai Gorgoroth di Antichrist”: sono pur sempre due scuole di pensiero diverse ma entrambe fondamentali, e se vi becchiamo ad esaltarvi con “The Bodkin & The Quietus” senza apprezzare altrettanto “Sorg” o viceversa sappiate che saremo tutti molto dispiaciuti, pur rispettando il vostro sacrosanto diritto all’essere in errore. I successivi moti di assestamento non tardano ad arrivare, e ai Dødheimsgard bastano un paio di lune per sigillare un momento a suo modo irripetibile per la terra dei fiordi con la forza del deflagrante Monumental Possession”, incarnato oggi dalla sola “Bluebell Heart” sebbene la riscoperta integrale di tale opera sia come minimo tassativa.
Terminati i compleanni è come sempre tempo di avvicinarci al presente ma in maniera graduale, senza farvi accusare troppo il colpo ed approfittandone per fare tappa nell’anno 2000 e salutare i compari di Germania Drautran, una tra le tante realtà a cui la redazione sogna da tempo di conferire la legittima fama caldeggiandone in lungo ed in largo l’unico, bellissimo full Throne Of The Depths”; non possiamo ancora dire di esserci proprio riusciti, ciononostante oggi abbiamo fatto una variazione sul menù così da consigliarvi un ascolto anche al (sedicente, ma non proprio effettivo) demo precedente intitolato Unter Dem Banner Der Nordwinde”, qui rappresentato da “Der Erste Nachtfrost” ma disponibile in giro per la rete in tutti e quaranta i suoi cospicui minuti di durata tutto tranne che di natura passeggera o dimostrativa.
Sempre più prossimi al mefitico hic et nunc, la seconda fermata nella tratta ’96 – ’21 ci scarica nel Quebec del 2014 in perfetto orario per una dovuta menzione agli Hiverna, act a tinte folkloristiche del quale segnaliamo l’uscita in data ignota durante l’anno del terzo lavoro Sorcellerie” lasciando sul piatto “Le Satyre”, estratta dal precedente Macabre” che ci auguriamo recupererete in tempo per il rilascio del successore.
Una volta lasciate alle spalle le stazioni intermedie, il rapido giunge infine a destinazione e ad attenderlo c’è un poker di più-o-meno-singoli appena pubblicati e tutti da scoprire, magari cominciando dalla rullata che introduce l’unico album che potreste e dovreste aver già fatto vostro in un modo o nell’altro: sul web sono abbondate le opinioni squallidamente mediocri in merito ad Eight Headed Serpent”, in realtà il miglior disco degli Impaled Nazarene da svariati anni a questa parte, solo che poi parte “The Nonconformists” e basta un attimo per avere tutto chiaro di fronte a sé. L’adrenalina accumulata dai supereroi finnici cozza in maniera perfetta col fumoso incipit di “Ave Usera”, seguito dal cataclisma causato dai debuttanti Beyond Man dalla Norvegia e dal loro self-titled atteso per il 21 giugno; pur nei limiti di una mera anticipazione, il contrasto tra quel suono norreno tanto in voga adesso ed una maggiore propensione alla linearità ci fanno supporre che The Sinister Flame sia questa volta riuscita a fare centro pure oltre i suoi più soliti confini finlandesi. Le esalazioni di gas nervino provengono però anche dalla Germania degli Agrypnie, loro invece al sesto capitolo e non privi di qualche inflessione melodica a favorire la digestione di “Wir Entrunkenen”, schiacciante movimento iniziale del Metamorphosis” nei negozi dal 2 luglio. La corsa termina per il momento sulle note di “Descent Into Ruinous Splendor”, ma non fatevi ingannare dalle tonalità Black/Death rimandanti a qualche zona dell’est europeo: dietro il monicker Lykhaeon si nascondono alcuni dei migliori elementi della ciurma Helvetic Underground Committee, e viste le più recenti premesse il 21 luglio bisognerà alzarsi di buonora.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Darkwoods My Betrothed“On The Top Of The Falconhill” (from Autumn Roars Thunder”, Solstitium Records 1996)

2. Arcturus“The Bodkin & The Quietus” (from Aspera Hiems Symfonia”, Ancient Lore Creations 1996)

3. Impaled Nazarene“The Nonconformists” (from Eight Headed Serpent”, Osmose Productions 2021)

4. Drautran“Der Erste Nachtfrost” (from Unter Dem Banner Der Nordwinde” (Demo), Autoprodotto 2000)

5. Beyond Man“Ave Usera” (from Beyond Man”, The Sinister Flame Records 2021)

6. Agrypnie“Wir Entrunkenen” (from Metamorphosis”, AOP Records 2021)

7. Dødheimsgard“Bluebell Heart” (from Monumental Possession”, Malicious Records 1996)

8. Hiverna“Le Satyre” (from II. Macabre”, Oaken Forge Records 2014)

9. Lykhaeon“Descent Into Ruinous Splendor” (from Opprobrium”, Repose Records 2021)

10. Gorgoroth“Sorg” (from Antichrist”, Malicious Records 1996)

Michele “Ordog” Finelli

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